Nell’ambito dell’Unione europea, per reinsediamento s’intende il trasferimento di rifugiati vulnerabili da paesi ospitanti a Stati membri dell’Unione europea e paesi associati (paesi UE+), in cui saranno ammessi e acquisiranno il diritto di restare e altri diritti comparabili a quelli conferiti ai beneficiari di protezione internazionale. L’EUAA sostiene l’attuazione degli sforzi di reinsediamento dei paesi UE+ nel quadro dei programmi di reinsediamento europei, in collaborazione con la Commissione europea, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), l’agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (OIM) e altri attori pertinenti.
La rete per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria dell’EUAA è stata istituita nel gennaio 2020 dopo una consultazione con i paesi UE+ e in stretta collaborazione con la DG HOME della Commissione europea, con l’obiettivo di agevolare e aumentare la cooperazione operativa, il coordinamento e l’efficienza tra le autorità nazionali dei paesi UE+ di reinsediamento e con gli attori pertinenti, sia a livello strategico che operativo.
La rete è composta dai punti di contatto nazionali (NCP) dei paesi UE+ e da esperti specifici dei paesi UE+, nonché dall’UNHCR e dall’OIM su invito. Sotto l’egida della rete sono stati istituiti gruppi di lavoro specifici, come quelli sulla sponsorizzazione comunitaria, sull’erogazione di informazioni, il monitoraggio e la valutazione, nonché una piattaforma di esperti sull’Afghanistan.
Oltre alle attività della rete, l’EUAA continua a operare a stretto contatto con i propri partner e le parti interessate attraverso fora globali e dell’UE, quali il Forum sul reinsediamento, la Conferenza annuale tripartita sul reinsediamento (ATCR) e il Priority Situations Core Group (Gruppo centrale sulle situazioni prioritarie, PSCG). Lo stretto contatto e il coordinamento con l’UNHCR e l’OIM sono favoriti da incontri trimestrali tripartiti. Anche altri partner, quali la Commissione internazionale cattolica per le migrazioni (CICM), la Global Refugee Sponsorship Initiative (Iniziativa globale per la sponsorizzazione dei rifugiati, GRSI) e l’Istituto per le politiche migratorie (Migration Policy Institute, MPI) sono coinvolti frequentemente, così come la società civile in generale attraverso il Forum consultivo dell’EUAA.
Dopo la dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016, i paesi UE+ hanno effettuato il reinsediamento dei rifugiati dalla Turchia con maggiore intensità, attuando in tal modo i loro impegni di solidarietà internazionale e contribuendo alla creazione di soluzioni durature per le persone che necessitano di protezione internazionale.
Nel 2017 l’EUAA, riconoscendo che la Turchia rimane uno dei maggiori paesi di accoglienza al mondo e che un numero significativo di paesi UE+ sta effettuando il reinsediamento dalla Turchia, si è impegnata in un ampio processo congiunto in consultazione con i paesi UE+ e la Commissione europea, al fine di valutare le opzioni per la fornitura di un sostegno operativo. L’EUAA ha proposto una via da seguire attraverso un progetto pilota per l’istituzione di un meccanismo di sostegno al reinsediamento (Resettlement Support Facility, RSF) quale «sportello unico» a sostegno delle operazioni di reinsediamento dalla Turchia da parte dei paesi UE+, che funge inoltre da piattaforma per lo scambio di conoscenze e competenze.
Il progetto pilota dell’RSF a Istanbul è stato avviato nell’aprile 2019 e si è concluso nell’aprile 2021. A seguito del feedback positivo dei paesi UE+ nei due anni di attuazione del progetto e delle raccomandazioni emerse dalla valutazione esterna del progetto pilota, l’EUAA ha firmato un nuovo contratto quadriennale con il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (Jesuit Refugee Services) della Croazia e il suo partner, la Commissione internazionale cattolica per le migrazioni, per la continuazione del sostegno.
L’RSF permette all’EUAA di offrire supporto ai paesi UE+ nelle loro operazioni di reinsediamento dalla Turchia in modo collaborativo e innovativo, prestando una vasta gamma di servizi di reinsediamento a disposizione dei paesi UE+.
I servizi includono il supporto logistico per la selezione, come il trasporto e l’alloggio dei rifugiati, le sale per i colloqui e la formazione, l’assistenza ai minori e la fornitura di informazioni [orientamento culturale (CO)/orientamento prima della partenza (PDO)] sui processi dei paesi UE+ ecc. In seguito all’insorgere della pandemia di Covid-19, il progetto RSF ha adattato il proprio meccanismo e le proprie procedure per svolgere il processo di reinsediamento a distanza, anche per le missioni di selezione e di erogazione di informazioni.
Alla luce dei risultati positivi del progetto RSF a Istanbul, l’EUAA sta valutando, sulla base delle consultazioni con i paesi UE+, la possibilità di replicare il concetto di tipo RSF in paesi partner diversi dalla Turchia e ha avviato uno studio di fattibilità sulla sua replicabilità.
Un numero crescente di paesi UE+ si sta impegnando nella sponsorizzazione comunitaria. Questi programmi possono sostenere il reinsediamento, l’ammissione umanitaria e altri percorsi complementari per le persone bisognose di protezione internazionale, consentendo agli attori non statali di sostenere i beneficiari in una o più delle seguenti fasi del processo: ammissione, accoglienza e integrazione. Il ruolo delle organizzazioni della società civile o degli sponsor privati può variare a seconda del programma; una caratteristica comune è che comporta sempre una stretta collaborazione con lo Stato.
L’EUAA, insieme alla DG HOME della Commissione europea e ai paesi UE+, sta sostenendo la progettazione di un approccio europeo alla sponsorizzazione comunitaria. È stato creato un gruppo di lavoro dedicato sotto l’egida della rete per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria dell’EUAA, al fine di facilitare ulteriori scambi su questo argomento. Le prime discussioni hanno dimostrato che non esiste un modello unico che definisca l’approccio europeo. I paesi UE+ stanno attuando una varietà di modelli, che hanno tutti i loro meriti. L’approccio dell’UE potrebbe pertanto essere visto come un insieme di fattori di successo, un denominatore comune dei programmi dell’UE. In quest’ottica, il gruppo di lavoro sta elaborando alcuni orientamenti relativi all’approccio dell’UE alla sponsorizzazione comunitaria.
La rete per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria dell’EUAA consente di discutere di percorsi complementari, a condizione che vi sia un chiaro legame con la protezione internazionale. Ciò può avvenire attraverso l’individuazione delle migliori pratiche legate al ricongiungimento familiare, all’istruzione e ai percorsi lavorativi, nonché alla condivisione di conoscenze ed esperienze.
L’EUAA si dedica a sostenere i paesi UE+ nel miglioramento continuo degli standard di qualità dell’asilo attraverso lo sviluppo di strumenti e orientamenti pratici e operativi.
Gli strumenti operativi per il reinsediamento sono stati originariamente sviluppati nel quadro del progetto Facilitare il reinsediamento e l’ammissione dei rifugiati grazie a nuove conoscenze (EU-FRANK). Il progetto è stato finanziato dal Fondo europeo Asilo, migrazione e integrazione guidato dall’Agenzia svedese per la migrazione. Dopo il passaggio di consegne all’EUAA, è stato introdotto un processo di garanzia della qualità attraverso la revisione tra pari e la consultazione, con la partecipazione di esperti di paesi UE+, allo scopo di rendere ulteriormente operativi gli strumenti e di garantirne l’applicabilità a un’ampia varietà di programmi di reinsediamento nei paesi UE+.
Gli strumenti sono disponibili sul sito web dell’EUAA e riguardano, tra l’altro, gli aspetti dell’erogazione di informazioni sul reinsediamento, l’organizzazione delle missioni di selezione e i trasferimenti.
Il modulo di formazione fornisce una panoramica su cosa sia il reinsediamento, a chi sia destinato e come possa essere organizzato e realizzato nella pratica. È pensato per gli operatori del settore del reinsediamento, come i responsabili dei casi e del reinsediamento, i responsabili dell’orientamento per preparare le partenze/orientamento culturale e i responsabili delle missioni di selezione e delle missioni di orientamento per preparare le partenze/orientamento culturale.
Il modulo di formazione sul reinsediamento è stato sviluppato con la partecipazione di esperti dei paesi UE+, dell’UNHCR e dell’OIM. Altri Stati membri e attori coinvolti nelle reti dell’EUAA e del progetto hanno agito come partner di riferimento. L’EUAA sta attualmente sviluppando un secondo modulo di formazione, ovvero una «formazione sul posto di lavoro». Il programma di formazione consente ai partecipanti di svolgere compiti rilevanti per le missioni di selezione o di orientamento per preparare le partenze nel meccanismo di sostegno al reinsediamento (RSF). L’EUAA prevede anche lo sviluppo di un terzo modulo di formazione volto a facilitare lo scambio tra pari sia per i colloqui di selezione che per le attività legate all’orientamento per preparare le partenze.
La piattaforma di esperti sui percorsi sicuri per gli afghani (Expert Platform on safe pathways for Afghans) è un’iniziativa dell’EUAA volta a garantire il coordinamento europeo e globale degli sforzi per creare canali legali e sicuri per gli afghani vulnerabili che necessitano di protezione internazionale. È stata istituita nell’ottobre 2021 a seguito di riunioni di alto livello che hanno richiesto un approccio coordinato su questo tema.
La piattaforma di esperti ha tenuto la sua riunione inaugurale il 21 ottobre 2021, con incontri mensili come follow-up. I partecipanti alla piattaforma sono tutti i paesi UE+, l’Australia, il Canada, il Regno Unito, gli Stati Uniti, nonché la Commissione, il SEAE, l’UNHCR, l’OIM, l’ICMPD, l’IGC e l’EUAA. Anche altre parti interessate sono invitate a contribuire. La piattaforma ha sviluppato un mandato e un documento di programmazione che saranno aggiornati regolarmente.